“A Gente tu paese meu”, è un progetto che immagino da tempo. Amo fotografare la gente e raccontare storie di persone, utopisticamente ho sempre pensato che un giorno sarei riuscito a fotografare tutti gli abitanti del mio paese. È irrealizzabile lo so, ma il progetto è nato così, pensando ad un archivio di volti, di persone, di storie paesane.
Con l’amico Giuliano Sabato – lui è un foto-amatore molto in gamba e sempre attivo sul territorio – abbiamo più volte discusso questa idea. Un giorno Giuliano, Robert D’Alessandro e Mattia Chetta – li potete vedere tutti in foto sono stati tra i primi che ho fotografato – mi propongono di dare il via al progetto durante un evento in piazza San Sebastiano, organizzato da Racale Cam e Indisciplinati. Mi è sembrata un idea geniale, se volevo fotografare le persone dovevo andare dove c’erano le persone. Elementare Watson.
Quella sera faceva un freddo cane e la gente in giro era poca. Avevo montato un set fotografico vicino all’unico muro bianco libero, composto da 2 punti luce. Inizialmente ho pensato che non sarei riuscito a fotografare nessuno, le persone in giro erano veramente poche e provavano imbarazzo nel mettersi in posa davanti a degli sconosciuti.
Cominciai a fotografare alcuni amici e conoscenti di passaggio. Li mettevo seduti o appoggiati al muro e davo loro pochissime indicazioni per ottenere il massimo della spontaneità. Cominciarono ad avvicinarsi i primi curiosi.
Curioso: Cosa fotografi? – Io: Le persone. – Curioso: Wow bello. È perchè lo fai? – Io: Mi piace la fotografia di ritratto in generale, ma in particolare vorrei fotografare tutti i Racalini. – Curioso: Quanto si paga? – Io: Niente, è gratuito. Basta firmare la liberatoria fotografica alla fine. – Curioso: Mi fai un ritratto? Chiamo anche mia moglie e mia figlia. – Io: Certo con molto piacere.
Un ora dopo avevo realizzato più di 30 ritratti.
Ogni tanto penso alla domanda del Curioso. Perchè lo faccio? Se devo essere sincero non lo so di preciso. Mi va di farlo e mi piace. La domanda è un’altra: perchè non dovrei farlo?